Servizi
Corso di Perfezionamento:
Life Design e Career Counseling. Orientamento e progettazione professionale
La formazione e la supervisione
A nostro avviso i professionisti di orientamento dovrebbero dimostrare di possedere le conoscenze e le competenze necessarie ad implementare e realizzare rigorose operazioni di valutazione della loro efficacia. Tutto questo richiede specifiche attività formative, come quelle che abbiamo tentato di realizzare proponendo specifiche attività di formazione.
Con le attività formative che realizziamo ci proponiamo essenzialmente di incrementare le capacità professionali necessarie per:
- analizzare le dimensioni che possono determinare la qualità delle scelte scolastico-professionale;
- implementare e realizzare interventi di orientamento tesi a ridimensionare le capacità inibenti di determinanti prossimali e distali di tipo ambientale e psicologico;
- consolidare le credenze di efficacia professionale degli orientatori a proposito delle loro capacità di realizzare significativi interventi di orientamento finalizzati a far registrare decrementi nelle difficoltà eventualmente sperimentate dai loro utenti (Nota e Soresi, 2007; Soresi, Nota e Lent, 2004).
» Il modello della formazione in materia di orientamento alle scelte del La.R.I.O.S. (file .pdf)
Il professionista dell'orientamento che abbiamo in mente, oltre ad aver ricevuto una specifica formazione post lauream ed essere in possesso di una documentata certificazioni delle sue competenze, nello svolgimento della propria attività dovrebbe testimoniare la sua adesione ad un preciso codice deontologico.
Questo professionista, per quanto ci concerne, dovrebbe innanzitutto evitare, nel limite del possibile:
- di ridursi a decodificare ed elaborare, con modalità diagnostico-valutative, le esperienze degli utenti;
- di formulare per loro ipotesi e previsioni;
- di prospettare e progettare per loro scelte e percorsi;
- di incoraggiare la tendenza alla passività, alla delega e all'esternalità.
E, infine, ricordando alcuni articoli del Codice deontologico dell'Associazione SIO, l'orientatore, nell'esercizio della propria professione dovrebbe chiaramente dimostrare che:
- rispetta la dignità, il diritto alla riservatezza, all'autodeterminazione e all'autonomia dei suoi utenti;
- ne rispetta le opinioni e le credenze e non opera discriminazioni in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, status socio-economico, genere, orientamento sessuale e disabilità;
- interviene esclusivamente su richiesta del cliente o di chi lo rappresenta e, in quest'ultimo caso, ne richiede l'assenso. Nel caso in cui il cliente manifesti problematiche non attinenti a quelle dell'orientamento, evita di occuparsene e rinvia la ricerca di soluzione ad altri specialisti;
- mantiene un livello adeguato di preparazione e aggiornamento; usa solo strumenti per i quali ha acquisito adeguata competenza e, ove necessario, formale autorizzazione;
- salvaguardia la propria autonomia di scelta di tecniche e strumenti e si considera responsabile della loro utilizzazione e dei risultati che ottiene;
- permette all'utente di consultare il suo curriculum che avrà cura di aggiornare;
- nei casi in cui le aspettative e gli interessi dell'utente e del committente dell'intervento di orientamento non coincidano, si impegna a tutelare prioritariamente gli interessi dell'utente.
Le attività di formazione sono rivolte a:
- psicologi,
- insegnanti,
- operatori di orientamento,
- Agenzie ed Enti interessati all'orientamento,
interessati a specializzarsi per lo svolgimento di 'buone pratiche di orientamento'.
|