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Presentazione dell'International Conference

L’idea di questa Conference è nata nel corso dei lavori dell’International Conference “Vocational designing and career counseling” che si è tenuta a Padova nel settembre del 2011. In quell’occasione importanti studiosi dei processi decisionali e della progettazione professionale si sono trovati d’accordo nel ritenere che in epoche di marcata incertezza come quelle che stiamo vivendo è necessario promuovere la resilienza delle persone nei confronti delle avversità, studiare ed insegnare come sia possibile accettare la procrastinazione di rinforzi e gratificazioni, trasformare l’indecisione e l’incertezza in opportunità, ma anche come riuscire ad influenzare le scelte dei decisori pubblici affinché alle future generazioni possano essere garantite condizioni di vita sature di significato e qualità.

Chi per ragioni di ricerca o di lavoro è interessato al counseling, all’insegnamento, alla riabilitazione, al lavoro sociale, alla prevenzione … alle persone, oltre a dichiarare la propria “indignazione” per gli elevati tassi di ingiustizia e di disuguaglianza nelle opportunità che continuano ad esistere nel mondo e nei nostri paesi, si trova a dover, nonostante tutto, continuare ad instillare speranza ed ottimismo aiutando i propri clienti, i destinatari dei propri interventi professionali a “resistere”, con creatività, intelligenza e determinazione, alle difficoltà e agli ostacoli. E’ proprio nei momenti difficili che, in realtà, è necessario parlare di speranza e di resilienza e, questo, soprattutto quando, come accade all’interno dei processi formativi e nel counseling, è necessario mettere in moto energie, risorse e positività per la “progettazione e costruzione del futuro”.

In tutto questo anche la ricerca deve fare la sua parte in quanto, sebbene sia vero che nel corso di questi ultimi anni lo studio dei costrutti che qui ci interessano è andato progressivamente aumentando, i nodi da sciogliere e le cose da fare sono ancora decisamente molte: eccone solo alcuni che questa conferenza considererà con particolare attenzione:

  1. Nel counseling, nella formazione e nell’apprendimento, nell’orientamento, nella riabilitazione e in psicoterapia, ma anche in sociologia, in economia, in filosofia e in antropologia si parla sempre più spesso di futuro, di speranza, ottimismo e resilienza … ma usando tali espressioni queste diverse discipline si riferiscono alle stesse “cose”? Sono possibili definizioni operazionali in grado di consentire confronti, dibattiti ed analisi multidisciplinari?
  2. Si tratta di costrutti sufficientemente indipendenti? Quali strumenti possono essere utilizzati per sostenere adeguatamente le nostre ipotesi di ricerca e per valutare in modo sufficientemente rigoroso l’efficacia dei nostri interventi professionali?
  3. Cosa la politica, le famiglie, le scuole, i consulenti e noi tutti potremmo fare per “mettere in moto” speranze, energie e risorse?
  4. Cosa sappiamo a proposito delle “fonti” di sviluppo” e delle determinanti della speranza, dell’ottimismo, della resilienza? Quali ruoli debbono essere riconosciuti al genere, all’età o alla scolarità? Quali relazioni esistono tra questi ed altri costrutti, come, ad esempio, quelli della qualità della vita, dell’adaptability, dell’orientamento verso il futuro, dell’autoefficacia, dell’assertività, dell’autodeterminazione, dell’empowerment, della capacità di ritardare e rinviare le gratificazioni, ecc.?
  5. Quali sono gli impatti delle determinanti socioculturali?

Il Congresso che a giugno si terrà a Padova con il supporto e la partecipazione delle maggiori Organizzazioni internazionali che si occupano di counseling, si propone di stimolare un confronto a proposito delle risposte che possono essere fornite ad interrogativi come quelli appena sollevati nel convincimento che solo dal confronto e dall’incontro possano scaturire, accanto a nuovi e diversi interrogativi, anche stimolanti ipotesi di ricerca e di intervento.

Salvatore Soresi